Mai come in questo periodo abbiamo
bisogno di bellezza, di colore, di buoni insegnamenti, di amicizia
sincera…non di circostanza, ma disinteressata e franca, talvolta
quasi brutale.
Silvia
ci prende per mano e ci porta sulle Ande: chiudiamo gli occhi e già
si percepisce l’aria fresca, frizzante, l’ossigeno che penetra
nelle narici regalandoci un piacevole stordimento…
Il
cielo terso, i colori vividi e brillanti di una natura della quale
l’uomo non fa parte e, al contempo, un antico senso di appartenenza
ad un mondo che ritroviamo nella memoria delle nostre cellule…
Sarò
bravo abbastanza? Sarò in grado di volare? Paura di non essere
all’altezza, di non farcela, di osare.
Ah!
Se solo sapessimo attingere alle risorse che sono già dentro di noi!
Siamo molto di più di quello che pensiamo di essere, solo che…
spesso prima di realizzarlo dobbiamo incontrare qualcuno che ce lo
ricordi, come nel caso di questi quattro Racconti, con amore e
saggezza.
Cavia
petulante e lama saggio, cuccioli di condor come cuccioli d’uomo,
fiori afflitti come creature che si sentono invisibili e, per
chiudere, un pinguino che alla fine di un ostinato percorso trova
felicemente la sua giusta locazione…
Storie
di Ani-umani che risuonano in un angolo già nostro, nei quali
possiamo ritrovare qualcosa di noi, raccontata con tenerezza,
sentimento, leggerezza, amore.