Molti mesi fa, avevo cominciato a scrivere una specie di mèmoir
sugli animali con cui avevo condiviso pezzi di vita perché, dopo la
morte del mio lagotto, sentivo l’esigenza di raccontare di loro,
per non dimenticarli. Scrivere di loro era quindi un’esigenza
personale e non pensavo mai di farlo leggere ad altri, almeno non
adesso. Mi piaceva pensare che forse, tra qualche anno, dei nipoti
avrebbero potuto avere la curiosità di leggerlo, e avrebbero così
avuto modo di conoscere Lady, Lia, Zoe e Whisky e di capire quanto un
animale possa essere importante nella vita di una persona. Poi avevo
abbandonato il progetto perché, arrivata a scrivere del mio ultimo
cane che, da poco, mi aveva lasciato, non riuscivo ad andare avanti.
Era troppo doloroso.
Questo
concorso, trovato per caso in Internet, è stata la molla che mi ha
spinto a terminare il racconto della vita che i miei quattro animali
hanno condiviso con me.